Per chi ha superato i 60 anni ed è attualmente disoccupato, il panorama dei bonus e delle misure di sostegno economico disponibili nel 2025 è articolato, ma ricco di opportunità concrete. Diverse forme di indennità e agevolazioni sono state create per garantire una protezione sociale adeguata a questa fascia d’età, che spesso può incontrare ostacoli maggiori nel reinserimento nel mercato del lavoro e rischia condizioni di fragilità economica. Qui di seguito vengono spiegate le principali tipologie di bonus e il percorso da seguire per la richiesta, focalizzandosi sui principali strumenti dedicati agli over 60 in stato di disoccupazione.
Indennità di disoccupazione NASpI: caratteristiche e modalità di accesso
La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) rappresenta, ancora nel 2025, lo strumento centrale per il sostegno al reddito dei lavoratori che abbiano perso involontariamente il posto di lavoro. Viene erogata in favore di chi, con un’età superiore ai 60 anni, abbia lavorato come dipendente con regolare contributi versati e si trovi ora privo di occupazione. Per poter presentare la domanda occorre che:
- Sia stata persa l’occupazione in modo non volontario, quindi a seguito di licenziamento o cessazione del rapporto per motivi indipendenti dalla propria volontà.
- Si abbiano almeno 13 settimane di contributi versati nei 4 anni precedenti la domanda.
- Si possano dimostrare almeno 30 giorni di lavoro effettivo nei 12 mesi precedenti.
La procedura di richiesta prevede:
- Presentazione della domanda all’INPS tramite il portale online con SPID, CIE o CNS.
- Alternativamente, rivolgendosi a un patronato o telefonando al call center INPS.
La prestazione può essere erogata mensilmente direttamente sul conto corrente del beneficiario, oppure, per chi volesse avviare una nuova attività imprenditoriale, anche in unica soluzione. L’importo massimo per il 2025 è pari a 1.562,82 euro al mese. La NASpI non è cumulabile con altri bonus come quello SAR previsti per alcuni lavoratori disoccupati.
Sostegno al reddito con il Bonus SAR: una risorsa specifica
Per chi aveva un rapporto di lavoro in somministrazione o per alcune categorie di lavoratori atipici, il Bonus SAR costituisce un aiuto concreto. Questa indennità di sostegno al reddito si rivolge in particolare ai disoccupati che, pur non maturando i requisiti per la NASpI o altre prestazioni generali, possono comunque dimostrare di aver lavorato tramite agenzia per il lavoro o in modo intermittente. Gli importi variano:
- 1.000 euro lordi per chi rientra nelle prime due categorie di aventi diritto (almeno 110 giorni lavorati o 440 ore negli ultimi 12 mesi, oppure disoccupato da almeno 45 giorni dopo aver concluso la procedura MOL).
- 780 euro lordi per chi ha almeno 90 giorni lavorati o 360 ore nei 12 mesi precedenti.
I giorni utili di disoccupazione si calcolano valutando le buste paga dell’ultimo anno e scegliendo il valore più alto tra giorni retribuiti, giorni lavorati e giorni INPS, oppure – nei casi di lavoro part-time o misto – il monte ore. La richiesta si presenta normalmente tramite il sito dell’ente di riferimento, allegando la certificazione dei giorni o ore lavorate e la documentazione sulla propria condizione di disoccupazione.
L’Assegno di inclusione e altre misure per la fascia over 60
Per chi si trova in situazioni di particolare fragilità sociale o economica, il nuovo Assegno di inclusione sostituisce dal 2024 le precedenti misure di sostegno come il Reddito di cittadinanza. Questo strumento ha natura assistenziale ed è rivolto in particolare a:
- Persone disoccupate e/o inoccupate appartenenti a nuclei familiari in difficoltà economica.
- Over 60 privi di reddito o con ISEE sotto i limiti aggiornati annualmente.
L’importo dell’Assegno sociale per il 2025 è di 538,69 euro al mese e viene erogato per 13 mensilità all’anno. Per accedere è necessario:
- Presentare domanda telematica all’INPS tramite SPID, CIE o CNS.
- Rivolgersi a CAF o a patronati per assistenza nell’istruzione della domanda.
- Iscriversi al SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa) e sottoscrivere il Patto di attivazione digitale, requisito fondamentale per l’erogazione del beneficio.
L’adesione al SIISL è obbligatoria per tutti i maggiorenni e, in fase di domanda, occorrerà allegare l’autodichiarazione relativa a redditi e altri requisiti. Una verifica incrociata tra banche dati pubbliche e dichiarazioni personali garantisce la correttezza dell’erogazione e l’uscita dal beneficio in caso di ottenimento di nuova occupazione o miglioramento della situazione reddituale.
Altre agevolazioni e consigli operativi per gli over 60 disoccupati
Il quadro delle agevolazioni include anche altre risorse dedicate agli over 60 senza impiego. In particolare, si segnalano:
- Agevolazioni su ticket sanitari per chi ha basso reddito.
- Tariffe sociali agevolate sulle bollette di gas, luce e acqua.
- Riduzioni su servizi di trasporto pubblico e abbonamenti culturali, compresi musei e manifestazioni.
- Facilitazioni nell’accesso a case popolari o alloggi protetti dove previsto.
Un elemento fondamentale per l’accesso a qualsiasi forma di bonus e indennità è il possesso e l’aggiornamento della certificazione ISEE e la tempestiva presentazione delle domande nei termini previsti dai diversi provvedimenti. L’assistenza di patronati e CAF può rivelarsi determinante – sia per individuare il bonus più adatto alle proprie esigenze, sia per evitare errori procedurali che possono ritardare l’erogazione dei sostegni.
Oltre alle indennità economiche, va sottolineata l’importanza dell’orientamento ai servizi per l’impiego e dei programmi dedicati al reinserimento sociale o lavorativo dei senior, spesso promossi dagli enti locali e dalla INPS stessa. Queste strategie non soltanto favoriscono il mantenimento di una vita attiva, ma aiutano a individuare ulteriori opportunità non solo di reddito, ma anche di crescita personale e sociale.
Nel 2025, il mix di sostegni disponibili per i disoccupati over 60 conferma la centralità del supporto pubblico per questa fascia d’età. Attraverso una corretta informazione e un costante aggiornamento, ogni cittadino può individuare la misura più giusta per la propria situazione, prevenendo situazioni di disagio prolungato e mantenendo un ruolo attivo nella società anche oltre il raggiungimento dell’età pensionabile.